Nel nostro negozio online non è presente la totalità delle etichette realmente disponibili in enoteca, pertanto, per qualsiasi altra richiesta, informazione o consulenza vi invitiamo a contattarci.
Come si produce vino nel segno delle donne, sfuggendo alla retorica? Francesca Moretti risponderebbe «con sensibilità e pragmatismo».
È da oltre duecento anni che il cammino di Petra ha un passo femminile. Anche Elisabetta Bonaparte scelse questo luogo per stabilire il primo nucleo di un progetto agricolo e vitivinicolo.
Due secoli dopo, nel corso di un viaggio in macchina a Bordeaux con il padre Vittorio, Francesca Moretti si innamorava della storia e della cultura degli chateaux e decideva di accantonare l’idea di diventare veterinaria per studiare agraria ed enologia, avviando da subito la ricerca di una proprietà da convertire in azienda vinicola alla maniera bordolese.
La Toscana era una scelta forse ovvia negli anni 90, ma non tanto ovvia era l’intuizione di orientarsi sulla Maremma, e non sul più gettonato bolgherese, quanto sulla fertile Val di Cornia - Suvereto. Così nel 1997 vengono acquistati i primi ettari, l’inizio di un grande progetto enologico d’amore.
Alto – Petra è un Sangiovese purosangue. Le uve vengono raccolte a mano. La fermentazione è accompagnata da lunga macerazione sulle bucce. Invecchiamento di almeno 2 anni in grandi botti di Slavonia. Infine evolve in bottiglia per circa 18 mesi prima della commercializzazione. Il colore è rubino lucente, i profumi incentrati su note di sottobosco, humus, piccoli frutti rossi e violette, accompagnati da una vena minerale in sottofondo. L’assaggio denota freschezza e sapidità, eleganza e complessità, pur nel solco di un certo vigore.
Abbinamenti: brasati, carni pregiate, tartare di carne, primi piatti ai funghi,tartufo bianco e formaggi. Tagliere di salumi assortito.
Proveniente dall’assemblaggio di varie parcelle della zona d’origine del Barbaresco, è l’entrèe della Produttori del Barbaresco. L’affinamento dura 24 mesi in botti di rovere da 50 hl, la cui produzione è di 260.000 bottiglie circa. Annata la 2017 di corpo pieno, frutta rossa matura, tannini potenti, grande struttura, potente e proiettato verso un’ottima evoluzione. Classica ed esemplare espressione del Barbaresco. Abbinamenti: paste all’uovo, piatti di carne e formaggi a media stagionatura, funghi porcini, tagliolini al tartufo bianco.
Unica e irripetibile creata esclusivamente per noi, il nostro rum, un’edizione limitata che potesse esprimere e trasmettere la passione, l’impegno e la dedizione con cui viviamo il nostro lavoro.
Plantation Barbados 10 yo. By Enoteca Partenopea 1951 nasce così:
- 5 anni di maturazione in botti di bourbon
- 5 anni e mezzo di maturazione in botti di cognac
- 4 mesi finish in botti di sherry oloroso
Al naso è elegante e armonioso, il bouquet sprigiona principalmente legno e note tostate, seguono poi rotondi sentori di sandalo. Un rum che al palato risulta netto, di impatto, potente. Non appena inizia il movimento, quindi il vero e proprio assaggio, ecco che si riscalda e oltre alla seriosità dei legni, ci mostra il suo lato rotondo, caldo e ricco, quello per cui non lo lasciamo più. Ingresso potente e morbida continuità, resta serioso ma accattivante nello stesso tempo. Finale pulito e persistente.
L’azienda nasce nel 1989, protetta dal Monte Amiata da un lato e aperta alle brezze marine dall’altro, carezzata dalle rive del fiume Orcia, uno dei principali fiumi in Motnalcino. La proprietà gode di un microclima unico beneficiando di importanti escursioni termiche in ogni periodo dell’anno.
Complesso ed elegante, richiede del tempo per poter scoprire tutte le sue sfaccettature. Bouquet variegato che spazia dai frutti rossi ai sentori autunnali di spezie e frutta candita. Una nota fresca e minerale va bilanciare l'austerità del vino con dei tannini ben bilanciati ed un finale elegante e delicato. Espressione unica del Brunello di Montalcino.
Il vino rimane a maturare in botti di rovere da 30 hl per 40 mesi e altri 12 mesi in bottiglia prima della commercializzazione.
Abbinamenti: bistecca alla fiorentina, filetto, pietanze con tartufo o porcini.
Composto da Nerello Mascalese al 70% vitigno “nobile” siciliano e Nocera al 30% un uva antica nel territorio messinese coltivato da sempre, si dice addirittura che sia stato importato dai greci. Peloro rosso fa un breve passaggio in tonneaux che dura 3 mesi. Un vino fine, di colore rubino brillante e limpido, possiede un bouquet di piccoli frutti rossi, cuoio e cardamomo. Al palato è elegante, giusto corpo e giusto livello tannico.
Abbinamento: ideale sulle pietanze di terra, salumi, formaggi, rosbif.
Assemblaggio delle uve: Nerello Mascalese 55%, Nerello Cappuccio 25%, Nocera 10%, Nero d’Avola 10%
Di un bel rosso rubino venato da riflessi più scuri e brillanti, si presenta all’olfatto con profumi ampi ed eleganti di frutta a bacca rossa matura, note floreali e che rimandano alla macchia mediterranea e alle spezie, noce moscata e pepe in particolare, su un fondo di legno nobile perfettamente integrato, dovuti ai 9 mesi circa di affinamento in botte francese. Al palato è molto ben equilibrio, possiede tannini fitti e fini e un bel frutto rotondo e succoso che gli dona un lungo finale profondo e persistente.
Abbinamenti: primi e secondi di terra e di carne, pollo ripieno, faraona, formaggi e salumi di media stagionatura, tartare di carne.
Siamo in Sicilia precisamente a Messina. Prodotto con uve Grillo e Carricante non potrebbe essere più caratteristico. Limpido e minerale come pochi, salino come il mare, buono come tutto quello che questa magica terra è capace di donare. Fresco, piacevole, da abbinare a freschi piatti di mare, cruditè, frittura di pesce fresco, scialatielli allo scoglio, spaghetti con le vongole, pesce in crosta di sale.
“Gruner” significa “verde” ed è proprio il colore che più rappresenta questo vitigno, tutto ciò che si percepisce da un calice di questa etichetta possiede questo colore: note vegetali che spaziano dal timo al peperone verde, ma anche ananas, agrumi, mela verde e ancora note calde e floreali dei fiori d’arancio e fiori di acacia. Spiccata è l’acidità che rende questo vino molto longevo, caratteristica questa che appartiene ai migliori Gruner Veltliner di queste zona e non solo.
La freschezza rende estremamente piacevole l’abbinamento ad un aperitivo gourmet di pesce speziato, calamarelle, alici fritte e piatti a base di pesce.
Proveniente dall’atipico, sapiente e unico assemblaggio di Cabernet Sauvignon per la maggiore, Merlot, e Aglianico. Lenta è la maturazione in legno che dura circa 14 mesi prima dell’imbottigliamento dopo il quale continua il suo riposo. Assemblaggio atipico se si pensa che con questo vino ci troviamo a San Cipriano Picentino in provincia di Salerno, Campania. Il risultato è straordinario, vino che abbina struttura con raffinatezza e affianca il suo lato austero con la morbidezza dei suoi tannini. Unico nel suo genere, corpo importante, piacevoli sentori di frutta a bacca scura matura e sottobosco, cuoio, pepe e legno bagnato.
Abbinamenti: sicuramente l’ideale è la carne alla griglia, selvaggina, primi piatti di terra, piatti speziati alla soia.
Colore rosso rubino con riflessi granati a tratti ancora purpurei. Profumo delicato ed elegante, con note di frutta rossa, ciliegie nere e fiori secchi, quali la viola e la rosa. Si possono sentire note di freschezza date dall’eucalipto e dalla menta, quindi note balsamiche. I due affinamenti prima in legno, poi in barrique, donano un gusto corposo e vellutato grazie ai tannini diventati morbidi. Finale speziato e interessante. Il perfetto connubio tra qualità e longevità, la versione moderna, accattivante e senza tempo del Barbaresco.
Ottimo con carni rosse e formaggi stagionati, ottimo vino da conversazione.
Il Nebbiolo verace, quello che non ha bisogno né vuole essere un vino che deve piacere ad ogni costo.
È un vitigno non sempre facile da capire il Nebbiolo, ma scegliendo l’azienda giusta capace di rivelare l’autenticità di quest’uva, si trasforma in uno dei vini italiani più raffinati.
L’azienda Molino fa di questo concetto il focus del suo meticoloso lavoro favoriti anche dalla sistemazione geologica dei loro vigneti: Treiso, località Ausario una delle aree più vocate in assoluto alla produzione di vini di qualità.
“Vitalis” vino che unisce il vivace frutto con la seriosità del Nebbiolo. L’affinamento prima in barrique poi in botti più grandi per almeno 1 anno gli conferiscono note di legni e spezie dolci, mentre la ciliegia sotto spirito e fiori essiccati fanno da sfondo a questo ventaglio organolettico. Al palato c’è corposità, calore, tannini ormai ammorbiditi ma decisi rendono il vino avvolgente al palato. Ottima la persistenza.
Abbinamenti: pasta fresca con sughi di carne e di terra, formaggi più o meno stagionati, pollame e selvaggina.
Vino moderno dal gusto giovane, svolge il suo breve affinamento in vasche di acciaio e cemento. Un vino che ha nella ciliegia e nella mandorla dolce le sue caratteristiche di gusto e profumo. Colore rosso rubino intenso. Il profumo persistente e fruttato, ricorda la ciliegia marasca, rosa e tabacco. Il sapore è pieno ed equilibrato e il finale alla mandorla dolce ne accentua la freschezza, fruttato e morbido, bilanciato.
Ideale per antipasti, carni bianche, formaggi a pasta morbida. Da bere anche leggermente fresco in estate.