- Crèmant de Bourgogne “Testavinage” – André Goighot (Francia)
- Sauvignon 2019 – Yarden (Israele)
- “Takar”Areni 2019 – Armenia Wine (Armenia)
- Mavrodaphne of Patras Passito (Grecia)
Crèmant de Bourgonge “Testavinage” – André Goichot: si aprono le danze con il metodo classico della Borgogna. Bollicina fragrante e gusto fresco, un accattivante metodo classico. Composto da uve Pinot Noir, Chardonnay, Aligoté, Gamay le quattro uve simbolo della Borgogna. Note di agrumi, fiori bianchi e delicata pasticceria conquistano il naso. Al palato è fragrante, accattivante, di pronta beva, si ritrovano i caldi sentori esotici. Adatto su tutto, per tutti i palati!
Sauvignon 2019 Yarden – Golan Winery: proveniente da un terra decisamente più calda, Israele. Non tutti sanno che sulle alture di queste terre sono siti splendidi e proficui vigneti. Altissima è l’attenzione dedicata a questi vini esclusivamente Kosher. Questo vino si esprime in modo raffinato, presenta un perfetto equilibrio e accattivante bouquet, una chicca da non perdere per gli amanti del Sauvignon. Limpido, al naso è armoniosamente floreale e fruttato. Al palato è minerale, piacevolmente fruttato, di buona persistenza.
“Takar” Areni 2019 – Armenia Wine: clima rigido, molto freddo d’inverno, caldo torrido in estate, siamo in Armenia. L’uva Areni Noir la fa da padrona sul territorio, il vitigno autoctono a piede franco più antico al mondo con i suoi oltre 6.000 anni di vita. La sua buccia spessa lo rende resistente alle malattie ed in grado di sopportare i tipici bruschi sbalzi termici.
Takar nel calice si presenta di color rosso rubino con sfumature violacee. Il vino affina in botte, che ne plasma le caratteristiche donando aromi di spezie dolci, vaniglia, cioccolato, cocco, che si affiancano a quelle di frutta rossa e scura, rifinito da una delicata nota balsamica sul finale. Fresco e piacevole alla beva, caratteristiche che consentono di proporlo in successione ad un vino bianco senza creare dislivelli degustativi.
Mavrodaphne of Patras – Tsantali: clima mediterraneo, siamo nella splendida Grecia precisamente a Patrasso, zona occidentale. Si conclude il percorso degustativo con il passito Mavrodaphne che in greco significa “alloro nero” poiché vitigno a bacca scura. E’ un vino liquoroso da fine pasto simile al porto, con le sue calde, intense e dolci note di frutta secca, frutta disidratata e ciliegia candita. Ideale per i dessert al cioccolato, degustazione di cioccolato fondente, pasticceria e frutta secca.